Settimana 1

Abituare
lo sguardo

Spesso ce ne stiamo in situazioni routinarie, circondati da cose e situazioni che non vediamo davvero. Ogni giorno le incontriamo, ma sono come trasparenti, e ci passiamo attraverso.

Questa settimana cerchiamo di scollegare il pilota automatico e iniziamo ad allenare lo sguardo. Soffermiamoci soprattutto su ciò che è scontato, nella ricerca di un punto di vista originale.

👉 Cosa fare

Ogni giorno (o più spesso che puoi) scegli un elemento del tuo quotidiano che non hai mai pensato di fotografare: qualsiasi cosa!
La tazza che usi a colazione, l’interruttore della luce, una piastrella sul pavimento, la busta della spesa, la tua scrivania a lavoro, le persone con cui vivi...

Insomma, qualcosa che vedi sempre, ma che la tua mente ha smesso di registrare.
Esplora la scena con attenzione. Cosa vedi? Perché lo vedi? Cosa rappresenta per te? Ti identifichi nella scena? Come la dipingeresti se dovesse raccontarti?

🎯 Obiettivo

Scovare nel banale un elemento che sorprenda: far emergere un significato, un’atmosfera, un ritmo o una composizione inattesa. Trasformare l’ordinario in straordinario.

Disinneschiamo l’automatismo visivo: alleniamo la contemplazione e riscopriamo la meraviglia di un dettaglio semplice.

Non serve una foto patinata: l’importante è che sia una fotografia viva, che dica qualcosa su di te e sul tuo modo di guardare.

🧠 Consigli pratici

  • Usa la fotocamera con cui ti senti più a tuo agio. Quella del telefono va benissimo.

  • Cambia prospettiva: abbassati, avvicinati, gira in tondo, quello che vuoi… basta che non ti fermi al primo colpo.

  • Non preoccuparti troppo del risultato: esplora e soprattutto gioca!

🗂️ Cosa consegnare

Seleziona 3 immagini che raccontino il tuo lavoro di esplorazione visiva nel quotidiano.
Per ciascuna immagine, aggiungi un breve testo (c’è una sezione “note” nel modulo che userai per inviare le foto) in cui spieghi cosa hai notato e perché hai scelto quello scatto.


Carica le foto da qui:
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NB: il modulo richiede l’utilizzo di un account Google (ad esempio un indirizzo Gmail).

🔍 Fonti d’ispirazione

Luigi Ghirri

Un termosifone, una porta, una finestra chiusa. Ghirri ci insegna che il soggetto è ovunque, se lo sguardo è allenato.

Rinko Kawauchi

Dettagli poetici, micro-mondi banali e delicati. La luce è quasi spirituale: una tazza sul tavolo diventa una rivelazione.

Saul Leiter

Vetrine, giochi di rifrazione, tende, sagome. Nella visione di Leiter il caos del quotidiano che si trasforma in astrazione colorata.