Settimana 2
Riduci all’essenziale
Viviamo circondati da eccessi. Oggetti, stimoli, segni ovunque. Anche nelle immagini spesso si tende a sommare e cercare di includere il più possibile.
Cosa succede se iniziamo a togliere?
Questa settimana lavoriamo per sottrazione formale: scegli un soggetto qualsiasi e prova a fotografarlo in modo essenziale.
Non serve che sia minimal per estetica: l’importante è che la foto contenga solo ciò che è strettamente necessario, nulla di più. Come in una frase scritta bene, ogni parola superflua va tagliata.
👉 Cosa fare
Prendi un oggetto, una figura, una scena.
Rifletti, scatta, rifletti… ogni volta eliminando un elemento: lo sfondo, un colore, una parte del contesto.
Gioca con la luce, l’inquadratura e il punto di vista per arrivare a una versione spoglia, ma intensa.
Alla fine scegli le immagini che ti sembrano più “pure”, più dritte al punto: quelle dove non puoi togliere più nulla.
🎯 Obiettivo
Semplificare per comunicare meglio.
Eliminare il superfluo per arrivare all’essenza.
Capire che ridurre non è impoverire, ma rafforzare.
🧠 Consigli pratici
Inizia con una foto “carica”, poi inizia a eliminare: stringi l’inquadratura, sfoca lo sfondo, cambia punto di vista.
Alcuni escamotage:
Pensa a una cornice visiva in grado di isolare il soggetto: una porta, un muro, un angolo, un pertugio.
Scatta in bianco e nero se il colore ti distrae.
🗂️ Cosa consegnare
Seleziona 3 immagini che mostrano soggetti ridotti all’essenziale.
Per ogni immagine, scrivi una breve nota: cosa hai scelto di eliminare? Cosa rimane? Perché hai fatto le scelte che hai fatto?
Carica le foto da qui:
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🔍 Fonti d’ispirazione
Yamamoto Masao
Ancora lui. Le sue immagini sono pura sottrazione: silenziose, scarne e poetiche.
Henri Cartier-Bresson
Anche nella complessità del mondo, sapeva trovare un’unità visiva. Una semplicità potente.
Sarah Moon
Le sue immagini sono spesso ridotte a forme, toni, evanescenze. L’essenziale si fa sogno.