Settimana 4 | Ombre e riflessi al contrario
Concludiamo la sfida con un compito che unisce il mondo dall'alto e quello dal basso. L'obiettivo non è più guardare in alto, ma cogliere la sua immagine riflessa sul piano orizzontale. Cercheremo ombre e riflessi in cui l'intero mondo si ribalta, si deforma, si scompone e si ricompone.
Questo è un invito a giocare con l'astrazione e la percezione. Una pozzanghera diventa un piccolo specchio che riflette il cielo o un palazzo, un'ombra si trasforma in un disegno astratto che racconta la storia di un corpo che non vediamo. Si tratta di fotografare il mondo in modo indiretto.
👉 Cosa fare
Cerca una superficie riflettente o un'ombra: una pozzanghera, una vetrina, una superficie metallica, o semplicemente un'ombra proiettata a terra. Individua un riflesso o un'ombra che ti colpisce. Fotografa l'immagine riflessa o l'ombra, senza includere il soggetto originale. Cerca di inquadrare la scena in modo che il riflesso sia il vero protagonista.
🎯 Obiettivo
Allenare lo sguardo a vedere il mondo in modo diverso. Esplorare la relazione tra realtà e apparenza. Usare ombre e riflessi per creare composizioni astratte e surreali. Comprendere che una foto non deve per forza mostrare la realtà, ma può raccontarla attraverso la sua parte più immateriale.
🧠 Consigli pratici
Sperimenta con la messa a fuoco per rendere il riflesso più o meno nitido rispetto all'ambiente circostante. Non limitarti all'acqua: anche il vetro di un autobus o una parete metallica possono offrire ottimi spunti. Oltre al riflesso, includi qualche elemento reale, così da fare interagire due dimensioni nella stessa foto.
🗂️ Cosa consegnare
Seleziona 3 immagini che raccontino la tua esplorazione di ombre e riflessi. Per ciascuna immagine, scrivi una nota breve: cosa hai voluto trasmettere? Che sensazione ti ha dato il riflesso o l'ombra? Come hai scelto di inquadrarlo?
🔍 Fonti d’ispirazione
Saul Leiter Ha saputo usare riflessi e trasparenze per creare fotografie astratte e pittoriche della vita urbana. André Kertész Le sue "Distorsioni" sono un esempio magistrale di come giocare con i riflessi per alterare la realtà. Henri Cartier-Bresson Spesso ha sfruttato ombre e riflessi per aggiungere strati e composizioni geometriche ai suoi scatti.